Sottoscritto da Cifa e Confsal il primo contratto collettivo nazionale di settore dell’ICT, valido per il triennio 2021-2024, una novità assoluta sul territorio nazionale. I suoi contenuti sono stati discussi e validati dagli esperti del Tavolo tecnico di confronto nazionale organizzato dal Centro studi InContra con Sapienza Università di Roma.
Roma, 21 luglio. Sottoscritto da Cifa e Confsal il primo contratto collettivo nazionale di settore dell’ICT, valido per il triennio 2021-2024, una novità assoluta sul territorio nazionale. I suoi contenuti sono stati discussi e validati dagli esperti del Tavolo tecnico di confronto nazionale organizzato dal Centro studi InContra con Sapienza Università di Roma.
Obiettivo del Ccnl: rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori del settore, sopperire all’assenza di uno strumento di regolamentazione generale del lavoro e del livello dei trattamenti economici minimi di garanzia e offrire una mappatura dei profili professionali ICT, con le loro specifiche competenze.
Molte le novità, a partire dall’inquadramento contrattuale, non più suddiviso in livelli ma in categorie professionali. Esso recepisce le figure proposte dal sistema europeo e-CF e dal nostro Atlante del lavoro e delle qualificazioni, puntualmente integrate grazie all’Osservatorio permanente per la mappatura di competenze digitali, nuovi profili di ruolo e nuovi modelli organizzativi, istituito nell’ambito del Tavolo tecnico di confronto nazionale. Anche questo Ccnl Cifa-Confsal adotta il nuovo sistema di classificazione “per competenze”, che supera la tradizionale classificazione “per mansioni”.
Tra gli istituti contrattuali innovativi, il Premio di Performance, da corrispondere al lavoratore che raggiunga gli obiettivi concordati e prefissati con il responsabile. Per le Parti sociali, infatti, è importante definire nuovi parametri di valutazione del lavoro. Per questo hanno dato priorità ai criteri di responsabilità e di efficacia nel raggiungimento degli obbiettivi rispetto al monte ore lavorato.
Al fine di sostenere l’inserimento e il reinserimento di particolari categorie di lavoratori sono stati attivati processi di Onboarding, per i neoassunti, e di Re-employment, per le assunzioni finalizzate al reinserimento nel mercato del lavoro di persone in stato di vulnerabilità. In entrambi i casi, sono previste iniziative di Job Rotation e attività di formazione continua, con l’intento di favorire la diversificazione delle competenze e lo sviluppo delle potenzialità inespresse dei lavoratori. Il Preavviso attivo è invece destinato alla ricollocazione dei lavoratori in uscita, come politica attiva di sostegno all’occupazione e alla mobilità.
Vengono regolamentati lo “scatto di competenza” e la “certificazione contrattuale delle competenze”, con cui si riconosce un valore economico alla crescita professionale del lavoratore, crescita supportata dalla formazione finanziata da Fonarcom, il fondo interprofessionale di Cifa e Confsal.
Grande attenzione anche al welfare. Introdotto nel contratto l’obbligo per i datori di lavoro di iscrivere i lavoratori al Fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanarcom. A essi vengono riconosciuti servizi di welfare obbligatori di un valore minimo di 150 € l’anno, aumentato di ulteriori 25 € per ogni componente del nucleo familiare.
Ampio spazio, infine, alla contrattazione di secondo livello per sostenere le aziende nell’introduzione di misure di flessibilità e di innovazione dei modelli organizzativi, tra cui il ricorso al lavoro agile, opportunamente regolamentato dall’Accordo interconfederale sottoscritto dalle parti sociali lo scorso 25 febbraio 2021.